Ehi voi, TOC TOC!
La rubrica “Crew Memories” di oggi è davvero speciale come non mai!
Cari compari della Crew oggi, solo per voi, abbiamo recuperato un’intervista a Spider, il mitico frontman dei Blackhole datata – pensate un po’ – 1991!
È un’intervista che gira da parecchio, e molti di voi l’avranno sicuramente già vista, alcuni altri non l’avranno fatto, ma i più, di certo, la sapranno a memoria!
È andata in onda in una miriade di televisioni, si trova anche in giro nel web, ma nessuno ve la racconterà mai così come oggi la faremo noi! Ci credete che abbiamo ricevuto la registrazione integrale e senza tagli di quel momento!? Che bomba ragazzi!!
Cosa troverete di bello se l’avete già vista? Tutto. Perché grazie a questa registrazione abbiamo scoperto che le parti più succose, Spider, le regalò a telecamere spente. C’è da rivoltarsi le mutande in testa per quello che dice, leggete un po’ qua! (Capirete molte cose: il perché di quello strano album acustico uscito di sorpresa, ma anche di quell’altro che non riuscivano a dare alle stampe mai! Anticipiamo: Theo era ridotto davvero male!)
INTERVISTATORE (telecamera accesa): Siamo qui con Spider, cantante dei Blackhole, cominciamo appunto da questo: quando sei diventato un cantante?
SPIDER (telecamera accesa): Beh, bella domanda. Credo che uno ci nasca cantante, credo, immagino che lo capisca da subito uno… intendo, a cosa uno è portato, e a cosa no… Credo che il momento specifico sia quando ho visto per la prima volta Frank Sinatra in televisione, sì… probabilmente è lì che sono diventato un cantante. Avrò avuto cinque anni…
SPIDER (telecamera spenta): Dai! Ma che cazzo di domande mi fai? “Quando son diventato cantante?” Ma è un concetto astratto troppo, dai! Facevi prima a chiedermi direttamente quando sono diventato uomo…! Scusa…! Pure questa stronzata di Sinatra… (ride) non ci crederà mai nessuno!
INTERVISTATORE (telecamera spenta): Vuoi che la rifacciamo?
SPIDER (telecamera spenta): Ma no, non c’ho voglia! Tagliala!
INTERVISTATORE (telecamera spenta): Va bene.
INTERVISTATORE (telecamera accesa): Senti Spider, ci puoi spiegare il perché del tuo nome? Forse alcuni amici a casa ancora non lo sanno…
SPIDER (telecamera accesa): Mi è già capitato di raccontarlo, è un po’ banale. Semplicemente Guglielmo, il nostro ex batterista me ne aveva venduta una sgangheratissima, di macchina dico… di spider… con questo tetto di tela che non veniva mai su e allora si girava sempre col tetto aperto anche d’inverno… la gente mi riconosceva per quello! E niente, mi son preso il nomignolo… Sai, l’ho tenuta fino a poco tempo fa… Bella macchina, anche se dava un attimo nell’occhio! Non si contano le volte che ho guidato sotto la pioggia mentre qualche tipa mi teneva su l’ombrello… senza doppi sensi! (ride)
INTERVISTATORE (telecamera spenta): Ma è vera questa storia?
SPIDER (telecamera spenta): Ma che cazzo! Ovvio che no! È perché una volta in una sala prove schifosissima che avevamo, che era invasa dal peggio che il regno animale ha creato, faceva un caldo infernale… io cantavo in mutande… e un ragno mi ha punto il pisello.
INTERVISTATORE (telecamera accesa): Spider, ci hai parlato di Guglielmo, abbiamo letto che sta con una ragazza giapponese adesso, siete rimasti in contatto?
SPIDER (telecamera accesa): Sì, certo. È come un fratello per me, l’ho conosciuta, Mayko, bella donna. È comunque è Coreana, non Giapponese… è diverso…
SPIDER (telecamera spenta): Una figa d’altri tempi. Altroché! Ci stavo provando io, ma l’aveva adocchiata anche lui. Che abbiamo fatto? Ce la siamo giocati a morra cinese, un gioco che abbiamo imparato in tour e ha vinto lui… Maledetto! Gran figa Mayko, sì… taglia, taglia! (ride)
INTERVISTATORE (telecamera accesa): Continuando a parlare di Guglielmo, abbiamo saputo che ha deciso di cambiare nome, che ci sai dire?
SPIDER (telecamera accesa): Che è vero. Infatti anche io poco fa l’ho chiamato Guglielmo, mi scuso… ma mi ci devo ancora abituare. Niente, ricordiamoci: si chiama T-h-e-o. Che mi piace, è molto cazzuto devo dire. Non quanto il mio ovviamente… (ride)
SPIDER (telecamera spenta): Messo insieme mi ha fatto un sacco ridere, se li pronunci uno di seguito all’altro sa di Guglielmo Tell, non trovi? (ride) Gliel’ho detto a Guglielmo, e lui mi fa “e chi cazzo è?”, e io “ma che cazzo ne so!” (ride)
INTERVISTATORE (telecamera accesa): Nuovi progetti? State per entrare in studio vero?
SPIDER (telecamera accesa): Sì, abbiamo l’album quasi pronto, uscirà a breve… mancano solo le ultime parti da registrare, vi posso rivelare il titolo, si chiamerà “Hole in the holy sky”, cazzuto, no?
SPIDER (telecamera spenta): Siamo completamente in merda. Spegni la telecamera. È spenta? …Guglielmo è fuori. È fuori dal gruppo. L’album è in alto mare per colpa di quel bastardo, non puoi capire in che cazzo di condizioni si presentava in studio ogni giorno, fatto come una mela cotogna… bella grana, ci toccherà prendere un nuovo batterista, fanculo a lui, pensa di essere immortale…
INTERVISTATORE (telecamera accesa): Quindi le voci che sta per uscire un album doppio coi vostri pezzi risuonati in chiave acustica è falsa?
SPIDER (telecamera accesa): No, no è verissima! Un album con due dischi che verrà venduto al prezzo di uno singolo.
INTERVISTATORE (telecamera accesa): Che scoop. Saranno felici i vostri fan… Come mai questa scelta controcorrente?
SPIDER (telecamera accesa): Ma perché la gente, lo sappiamo… che adora acquistare due cose in uno, fa parte dell’uomo, no? …le offerte al supermercato, gli shampoo con il balsamo… anche quello… non è forse un due in uno? Ma ci sono anche le patatine che compri col ketchup già dentro… cioè… il due in uno è cazzuto…
SPIDER (telecamera spenta): …scopare con due tipe poi, ne vogliamo parlare?
INTERVISTATORE (telecamera accesa): Grazie Spider.
INTERVISTATORE (telecamera spenta): Chiudiamo qua. Abbiamo abbastanza materiale direi.